Archivio | febbraio, 2012

Stiamo arrivando: Bet 1128 Sailing Team

24 Feb

Bet 1128 Sailing Team  Stiamo lavorando per voi, al cantiere di Bert Mauri a Rimini.

Intervento di Gaetano al Festival Letterario Body Mind 2011

3 Feb

Andare a vela come palestra di vita

Per decidere di andare a vela, per navigare, per immaginare di traversare l’Oceano è necessaria una seria preparazione psicofisica, duri allenamenti,  una dose minima di coraggio, una forte determinazione ma queste attività e qualità non bastano.  Perché l’amore per la navigazione si trasformi in pratica sportiva è necessario anche un giusto contesto sociale e culturale che agevoli, aiuti, stimoli i ragazzi ad avvicinarsi a questo sport. Insomma fattori ambientali  che in alcuni parti del mondo, penso alla Bretagna in Francia, permettono di far crescere tanti atleti e sportivi. Io personalmente sono cresciuto da solo perché a Cala Gonone non esiste una tradizione velica, non ci sono barche a vela, non ci sono navigatori, non ci sono scuole di vela. Ma sono riuscito a coronare il mio sogno e praticare in modo professionale la vela. Con grande sacrificio ma ne è valsa la pena.

Per fortuna sono nato e vivo in una palestra naturale unica, come la costa di Cala Gonone, nonostante le poche opportunità d’imparare da altri atleti. Per questo ho accettato con piacere la proposta del Comune di Dorgali  di organizzare e condurre un laboratorio di vela con i ragazzi di Cala Gonone e di Dorgali. Un’opportunità per i giovani, un’occasione da non perdere per  far conoscere questo meraviglioso mondo, per testimoniare la grande scuola di vita che è la navigazione. Gioie, soddisfazioni ma anche tanti sacrifici. Perché navigare è crescere. E il laboratorio è stata anche la possibilità di trasmettere le mie conoscenze,  la mia esperienza a dei giovani con cui in futuro si possono anche stabilire collaborazioni.

E’ stato quindi un successo quando in tredici hanno risposto all’invito dell’amministrazione comunale. Un numero ideale per una conduzione seria ed ottimale del laboratorio. Hanno partecipato anche due ragazze e la loro presenza è una ulteriore conferma che la vela è sempre più al femminile.

L’attenzione continua, la curiosità, la presenza mai dovuta ma sempre desiderata dei ragazzi alle lezioni sono la soddisfazione maggiore di questo laboratorio. Non si è trattato di un’evasione dagli obblighi scolastici ma il voler apprendere qualcosa di nuovo e affascinante che li ha spinti a frequentare il corso; anche al di fuori degli orari della scuola.

Ho capito di aver raggiunto l’obiettivo quando tutti insieme siamo andati a Cagliari per la prima uscita in mare. L’esperienza in una vera barca, il provare le tecniche, l’esercizio pratico sono stati un test molto gradito.  Dalla teoria alla pratica, dal racconto all’esperienza.

 Il riscontro è stato notevole quando con l’amico Marco Caboi, nonché preparatore tecnico, abbiamo partecipato alla presentazione pubblica dell’evento.  I ragazzi, non solo quelli che hanno seguito il laboratorio, hanno confermato il loro interesse e curiosità per questo mondo. Uno sport che è anche esercizio di vita perché per navigare è fondamentale darsi delle regole e rispettarle, prepararsi seriamente e mettere da parte indolenza e superficialità. Valori che penso di aver trasmesso ai ragazzi.